- Impianti Antincendio a Roma

 

Matera Impianti di Livio Matera è un’azienda giovane, che opera a Roma, con una forte esperienza nel settore degli impianti antincendio, della manutenzione e realizzazione di impianti di spegnimento a gas, sprinkler e rivelazione fumi, Manutenzione  estintori e ricariche. Garantita dalla formazione in una delle più grandi aziende del settore, svolgendo con essa da oltre 10 anni una collaborazione con personale altamente qualificato.

 

 

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Impianti di spegnimento Sprinkler

Impianti di spegnimento Sprinkler - Impianti Antincendio a Roma

I sistemi automatici a pioggia o impianti sprinkler, sono i sistemi più conosciuti e diffusi per intervenire su un incendio. La caratteristica fondamentale del sistema sprinkler è il funzionamento in modo completamente automatico; il sistema è costituito da un gruppo di alimentazione, da una valvola di controllo e da una rete di tubazioni, alla quale sono collegati gli sprinkler erogatori. Gli sprinkler sono costituiti da un elemento termosensibile, tarato ad una determinata temperatura di attivazione che garantisce il diretto versamento dell’acqua sull’area da proteggere. Gli sprinkler, a bulbo o a fusibile, al raggiungimento della temperatura prestabilita, erogano acqua con getto di forma, consistenza e quantità prestabilite. La rete di tubazioni è alimentata da una sorgente idrica che garantisce la portata d’acqua necessaria per proteggere il locale ed il materiale depositato, la portata, la pressione e durata   
dell’erogazione sono determinate in base alla classificazione del rischio. I sistemi sprinkler risultano semplici ed estremamente sicuri, l funzionamento è automatico, il bulbo garantisce l’intervento dell’impianto al momento in cui si sviluppa l’incendio. Vi sono diverse tipologie di impianti sprinkler, i sistemi con una rete di distribuzione costantemente in pressione di acqua (sistema ad umido) o di aria (sistema a secco) alle quali sono collegati sprinkler chiusi a bulbo o a fusibile. I sistemi sprinkler possono essere anche del tipo a diluvio, costituiti da una rete di tubazioni normalmente vuote, che alimenta sprinkler di tipo aperto, installati in modo da bagnare e raffreddare le apparecchiature e le strutture esposte all’incendio. Questa tipologia di sistema viene utilizzata principalmente per raffreddare dei macchinari, delimitare e tenere circoscritta la zona dell’incendio. Per l’intervento di tale sistema è richiesta una linea di attivazione pneumatica od un’attivazione di tipo elettrico collegata ad una centrale di rivelazione.

VANTAGGI E BENEFICI:

I sistemi sprinkler hanno la capacità di contenere l’incendio, di salvaguardare la struttura e garantiscono un efficace raffreddamento dell’ambiente in cui intervengono. Sono semplici e sicuri, si attivano in funzionamento automatico, e possono essere utilizzati in una varietà di applicazioni. Le norme tecniche di progettazione dei sistemi sprinkler sono NFPA13 e la norma europea EN12845 di recente pubblicazione

Impianti a gas inerte

Impianti a gas inerte - Impianti Antincendio a Roma
Impianti a gas inerte (Azoto e Argon) Gli impianti di spegnimento a gas inerte sono da considerarsi dei sistemi a "clean agent". A differenza dell´Halon 1301 che interveniva sull´incendio per via chimica, l´estinguente inerte estingue il fuoco riducendo la temperatura della fiamma al di sotto del livello necessario per mantenere la combustione, in quanto riduce la concentrazione dell´ossigeno, ed incrementando la capacità termica dell´aria.

L´estinguente inerte utilizza gas normalmente presenti in atmosfera, l´ARGON (Ar) e l´AZOTO (N2) e una miscela di Argon/Azoto, classificati negli standard nazionali ed internazionali con le sigle IG01, IG100 e IG55 rispettivamente. Questi gas sono chimicamente inerti, incolore e non corrosivi. Inoltre non formando prodotti di decomposizione termica a contatto con le fiamme sono esenti da problematiche di compatibilità ambientale.

Il principio di funzionamento del gas inerte è quello della saturazione dell´ambiente (total flooding); questo sistema di funzionamento ha il grande vantaggio di non doversi preoccupare dell´ubicazione dei materiali a rischio, nè della loro conformazione, perchè crea condizioni omogenee in tutto l´ambiente. Per effetto dei moti discendenti delle miscele di aria-agente estinguente, è determinante indicare l´altezza massima alla quale si possono trovare i materiali combustibili oggetto della protezione. Altro parametro essenziale è la valutazione del volume effettivo da proteggere, determinante per definire la quantità di gas da impiegare.

Le caratteristiche dell´ambiente da proteggere sono infatti fondamentali per una corretta progettazione dell´impianto, tanto che la normativa NFPA prevede espressamente il test di tenuta denominato Door Fan Integrity Test; la chiusura di tutte le aperture tramite serramenti automatici e soprattutto l´arresto immediato dei sistemi di ventilazione sono fondamentali per l´efficacia del sistema. In particolari ambienti di dimensioni contenute dove sono presenti numerose aperture più o meno sigillate, da dove può uscire rapidamente il gas estinguente, è frequente l´utilizzo di sistemi a doppia scarica. Dopo la prima scarica, segue una scarica aggiuntiva di "mantenimento" che aggiunge il gas che viene perso attraverso le aperture in modo da mantenere la concentrazione sui parametri richiesti per lo spegnimento.

 

Impianti a idranti

Impianti a idranti - Impianti Antincendio a Roma

La rete idranti è costituita da un sistema di tubazioni fisse per l´alimentazione idrica sulle quali sono derivati uno o più idranti antincendio, complessi idranti, naspi, attacchi motopompa, idranti soprassuolo e sottosuolo, etc.

La rete è collegata ad una o più alimentazioni idriche mediante un collettore, alla rete stessa possono essere connessi idranti antincendio costituiti da un attacco unificato, dotato di una valvola d´intercettazione ad apertura manuale.

La rete idranti deve essere corredata di uno o più attacchi di mandata per le autopompe dei Vigili del Fuoco (Attacchi Motopompa), costituiti da una valvola di intercettazione ed una di non ritorno e provvisti altresì di attacchi unificati per tubazioni flessibili antincendi (Manichette). Tali attacchi hanno una funzione di alimentazione idrica sussidiaria e devono comprendere: uno o più bocche di immissione UNI 70 a girello con filtro, per evitare l´entrata nella rete di corpi estranei, una valvola di intercettazione che consenta l´intervento sui componenti senza svuotare l´impianto, una valvola di non ritorno o altro dispositivo atta ad evitare la fuoriuscita dell´acqua dall´impianto in pressione. Le alimentazioni idriche devono essere realizzate in maniera tale da mantenere sempre efficiente e funzionante l´impianto, pertanto devono assicurargli la portata e la pressione richiesta.

La norma UNI stabilisce i requisiti minimi che la rete idranti deve possedere sia dal punto di vista della progettazione sia della installazione e dell´esercizio, introducendo il criterio della distinzione fra protezione interna ed esterna, considerando la rete idranti come un vero e proprio sistema fisso di protezione contro l´incendio, avente una sua organica costituzione. La norma contiene tra l´altro i requisiti che devono possedere le tubazioni per installazioni sia fuori terra che interrata e le valvole di intercettazione. Per quanto attiene agli idranti sottosuolo questi devono essere adeguatamente segnalati e non deve essere possibile ostacolarne in alcun modo l´utilizzo.

L´installazione di una rete idrante comporta che le tubazioni debbano essere installate tenendo conto dell´affidabilità che il sistema deve offrire; la chiusura ad anello dei collettori principali e l´installazione di valvole di intercettazione in posizioni opportune costituiscono uno dei criteri per il raggiungimento del livello di affidabilità richiesto al sistema. Le tubazioni di una rete idranti devono potere essere svuotate senza dovere necessariamente smontare i suoi componenti più significativi e non devono essere esposte a danneggiamenti. Anche il gelo è un problema da non sottovalutare, infatti nei luoghi in cui la temperatura invernale può scendere sotto lo zero, è necessario che le tubazioni, ove non sia possibile fare diversamente, risultino protette opportunamente contro questo pericolo.

Impianti antincedio con elettropompa e motopompa

Impianti antincedio con elettropompa e motopompa - Impianti Antincendio a Roma

LOGICA DI FUNZIONAMENTO:
L’elettropompa JOCKEY è quella che interviene per prima al calare della pressione in rete, essa è avviata ed arrestata automaticamente da un pressostato pilota “63J”
Se la pressione in rete cala sotto il valore d’intervento della pompa JOCKEY, un secondo pressostato pilota “63E” comanda automaticamente l’avviamento della prima elettropompa.
Se la pressione in rete cala sotto il valore d’intervento dell’elettropompa antincendio, un terzo pressostato “63D” comanda automaticamente l’avviamento della seconda motopompa antincendio (azionata dal motore endotermico Diesel).
Ogni volta che la rete eroga attraverso uno o più idranti, o comunque quando la portata pompata dalla JOCKEY non è sufficiente per sopperire alle eventuali perdite, interviene prima l’elettropompa antincendio e poi, se la pressione cala ulteriormente, la motopompa antincendio.

CARATTERISTICHE POMPE/MOTORI:

Pompa elettrica di pressurizzazione (JOCKEY)
Elettropompe centrifughe autoadescanti
Elettropompe ad asse verticale

Pompe principali
Pompe centrifughe normalizzate orizzontali ISO 24255 EN 733
Split case

Motori:

Motore elettrico trifase, tipo chiuso, 400/690 V – 50 Hz, 1450 o 2900 RPM , protezione IP 55, avvolgimento in classe F.
Motore Diesel, iniezione diretta, raffreddamento ad aria/acqua, avviamento diretto.
(IVECO, LAMBORGHINI, LOMBARDINI, RUGGERINI, SAME, VM)

La configurazione principale è composta da:
Pompa di pressurizzazione o jockey
Pompa antincendio principale azionata da motore elettrico
Pompa antincendio di riserva, avente le stesse prestazioni della pompa principale, azionata da motore Diesel o elettrico, in base alle caratteristiche del sistema.
Valvole di intercettazione a farfalla
Valvole di non ritorno ispezionabili
Quadro elettrico per ogni pompa
Dispositivo di avviamento automatico
Collettore di mandata flangiato

Tutte le centrali rispettano integralmente la normativa UNI9490-10779, e in particolare:
Pompe accoppiate al motore tramite giunto elastico, per permettere lo smontaggio
della pompe indipendentemente dal motore.
Singolo quadro elettrico per ogni pompa
Doppio pressostato di comando per ogni pompa
Dispositivo di avviamento automatico

Nelle versioni con motopompa diesel:
Doppia batteria di avviamento
Doppio carica batterie
Serbatoio gasolio separato dalla motopompa e installato in modo da consentire l’alimentazione per gravità, in grado di garantire un’autonomia di 6 ore alla massima potenza.


Gruppo misuratore di portata
Misuratore istantaneo di portata adatti per medie e medio-grandi portate di fluidi.
La misura della portata si legge con precisione sulla scala opportunamente graduata, serigrafata sul tubo troncoconico in vetro.

Gruppo di adescamento
In caso di installazione in aspirazione, ogni pompa sarà dotata di tubazione d’aspirazione e di
dispositivo di adescamento automatico in modo da garantire che le pompe restino completamente piene d’acqua.Il dispositivo di adescamento include:
serbatoio di prima raccolta orizzontale da lt 500
galleggianti
valvole e accessori.